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MAISON CHLOÉ

“Tutto ciò che desideravo era che Chloé avesse uno spirito sereno, in grado di rendere felice la gente.”
GABY AGHION
start your journey

“Il mio cuore è sempre appartenuto a Chloé”.

David Sims
Chemena Kamali Direttrice Creativa


Chemena Kamali ha assunto il ruolo di Direttrice Creativa di Maison Chloé.

Nata in Germania nel 1981, Chemena Kamali ha conseguito un Master of Arts in Moda presso il dipartimento Central Saint Martin della University of the Arts di Londra sotto la guida della professoressa Louise Wilson. Chemena si è laureata con lode nel 2007. L’affermata designer tedesca ha alle spalle oltre vent’anni di esperienza, tra cui una lunga collaborazione con Chloé. La sua carriera nella Maison ha avuto inizio sotto la direzione creativa di Phoebe Philo, per poi proseguire successivamente come Direttrice Design con Clare Waight Keller nel 2012. Più recentemente, dal 2016, è stata Direttrice Design del Prêt-à-porter Donna per Anthony Vaccarello da Saint Laurent.

La nomina di Chemena Kamali a Direttrice Creativa di Chloé segna un ritorno importante per lei e per la Maison.

“Il mio cuore è sempre appartenuto a Chloé, fin dal primo momento in cui ho varcato la soglia più di 20 anni fa. Per me, tornare è la cosa più naturale. Sono onorata di assumere questo ruolo e di portare avanti la visione definita agli inizi della storia della Maison da Gaby Aghion e Karl Lagerfeld. Spero di riuscire a catturare il legame emotivo e lo spirito di Chloé per adattarli ai nostri tempi”. – Chemena Kamali, Direttrice Creativa di Chloé.

Chemena Kamali ha presentato la sua collezione Inverno 2024 durante la Fashion Week di Parigi a febbraio 2024.
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800 METRI
di seta utilizzata per una collezione per le passerelle
68 COLORI
in una sola collezione
3 SARTE
che lavorano su un singolo abito
30 ANNI
il mandato della nostra "petite main" più longeva
200 ORE
per realizzare un abito su misura per il red carpet
60 PERSONE
nell'atelier collaborano alla creazione di una collezione per le passerelle
Gli inizi
Gabriella Hanoka è nata ad Alessandria, in Egitto, in una famiglia cosmopolita. Nel 1940 sposa l'amico d'infanzia Raymond Aghion e, nel 1945, la giovane coppia si trasferisce a Parigi.
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Anni '50
“Ho disegnato una piccola collezione e assunto un sarto altamente qualificato, con esperienza nella haute couture. Sono andata di persona a cercare bottoni e tessuti... Ho deciso di correre il rischio. Dopo poco mi sono ritrovata sommersa; è stato come uno tsunami!” — Gaby Aghion
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1952
Gaby Aghion crea la sua prima collezione e la storia di Chloé. Una delle prime maison nel settore prêt-à-porter di lusso ha così inizio. In alternativa alla rigida formalità della haute couture, Chloé offre un guardaroba elegante e moderno caratterizzato da linee disinvolte, materiali di alta qualità e dettagli raffinati.
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1957
Gaby Aghion organizza la prima sfilata di moda Chloé per la collezione Primavera/Estate 1958 presso il Café de Flore, rinomato luogo di ritrovo per artisti. A partire da questo momento e fino alla metà degli anni '60, le allegre e animate sfilate di moda Chloé si svolgono in altri caffè della Rive Gauche, in quegli stessi luoghi che fanno da sfondo alla rivoluzione controculturale dell'epoca.

“La sfilata Chloé si è tenuta nella Closerie des Lilas, celebre caffè letterario. La stampa siede ai tavoli sorseggiando café au lait... mentre le modelle sfilano tra un tavolo e l'altro.” — The New York Times
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1958
Gérard Pipart è il primo giovane stilista assunto da Gaby Aghion. A partire dal 1958 il nome di ciascuno dei capi Chloé segue le lettere dell'alfabeto, una tradizione rimasta invariata fino al 1987. La tradizione viene reintrodotta con la collezione di accessori del 2012 dall Direttrice creativa Clare Waight Keller.
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1960s
“Ho il dono di riconoscere il talento negli altri.” — Gaby Aghion

Concepita dalla fondatrice Gaby Aghion, la linea romantica, disinvolta e glamour di Chloé incarna le aspirazioni delle giovani donne e riscuote un enorme successo. Negli anni '60, Gaby si affida a una nuova generazione di giovani talenti – Gérard Pipart, Maxime de La Falaise, Michèle Rosier, Graziella Fontana e Karl Lagerfeld – che sappiano portare avanti la propria visione. Queste personalità lavorano fianco a fianco e fioriscono sotto la direzione artistica di Gaby Aghion.
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1960
Gaby Aghion e Maxime de La Falaise creano un iconico abito-camicia chiamato Embrun.

“La creazione di un abito come questo, simile a una T-shirt, è qualcosa di davvero moderno. È un abito che riscuote un successo pazzesco perché sembra dire 'Sono spensierato'.” — Gaby Aghion
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1962
Agli inizi degli anni '60 viene introdotta l'iconica blusa in seta. Lo stile diventa una parte essenziale del guardaroba e dello spirito di Chloé.
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1965
Nel 1965, un anno dopo il suo arrivo a Chloé, Karl Lagerfeld crea l'abito Tertulia per la collezione Primavera/Estate 1966. I motivi di ispirazione art nouveau decorati a mano danno carattere all'elegante interpretazione dello stile boho-chic di Chloé.
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1969
A metà degli anni '60 Chloé introduce gli ampi pantaloni in seta che scivolano sulla pelle. Questi pantaloni incarnano un nuovo marchio dall'eleganza disinvolta e infondono allo stile Chloé una costante attrazione tra maschile e femminile.

Fotografia di Guy Bourdin
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Anni '70
Karl Lagerfeld si dimostra un talento prolifico e, durante questo periodo (dal 1974 in poi), emerge come stilista esclusivo di Chloé. Gli anni '70 si contraddistinguono per i suoi morbidi abiti in seta, che celebrano un romanticismo femminile e spensierato con delicati inserti in pizzo.
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1972
Apre la prima boutique Chloé all'angolo tra rue du Bac e rue de Gribeauval, nell'elegante VII arrondissement di Parigi.

Fotografia di Alexis Stroukoff
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1973
L'abito Rachmaninoff, con i motivi grafici in bianco e nero e il foulard in tinta legato attorno alla testa, è un esempio perfetto della cultura romantica, bohémienne e nomade degli anni '70.

Fotografia di Jean-Luce Huré
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1974
Gli anni '70 rappresentano un'ode alla mantella Chloé. Reinterpretata all'infinito durante tutto il decennio, la mantella incarna un senso di fluidità e libertà di movimento — un tratto distintivo dello stile Chloé. In estate si rivela come un turbinio di seta ampia e leggera; in inverno la sua texture in morbida lana afferma un'interpretazione femminile di un guardaroba maschile.

Fotografia di Francois Lamy
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Gennaio 1975
Karl Lagerfeld diventa stilista esclusivo della Maison Chloé. Circonda se stesso e la Maison di una ristretta cerchia di amici prestigiosi e di talento, tra i quali l'illustratore di moda Antonio Lopez e le modelle Pat Cleveland e Donna Jordan. Insieme, le celebrità dei locali notturni di New York accendono la città di Parigi con la loro joie de vivre.
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Aprile 1975
Viene lanciato il primo profumo Chloé. Questa fragranza cipriata e femminile diventa uno dei profumi più in voga dell'epoca.
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Anni '80
All'inizio degli anni '80 la moda diventa un terreno di gioco nel quale trovare ispirazione praticamente ovunque. Le collezioni ruotano attorno a un tema principale e vengono presentate con sfilate spettacolari. Le modelle ballano e piroettano in passerella, trasformando ogni evento in una festa oltre che in uno spettacolo.
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1982
Per la collezione Primavera/Estate 1983 Karl Lagerfeld si lascia ispirare dalla musica. Crea il celebre abito Angkor, ricamato con un violino effetto trompe-l’œil, e l'amico Antonio Lopez reinterpreta questo allegro motivo con una vivace illustrazione ad acquerello.

Illustrazione di Antonio Lopez
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1983
Per la collezione Primavera/Estate 1984 Karl Lagerfeld crea l'abito Ciseaux, ricamato con forbici effetto trompe-l’œil. Questa collezione sul tema del cucito conclude i vent'anni della prima, lunga e fertile collaborazione dello stilista con la Maison.

Fotografia di Guy Marineau
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1987
Dopo il periodo Karl Lagerfeld e una rapida successione di stilisti, Martine Sitbon viene nominata capo stilista della Maison. Durante il suo mandato quinquennale si gioca su una femminilità soft con riferimenti a storici capi d'abbigliamento maschili e allo scintillante mondo del cabaret.

Fotografia di Francois Halard
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Anni '90
Karl Lagerfeld ritorna in Chloé nel 1992. Negli anni immediatamente successivi, riesce a sfatare svariati riferimenti culturali,dal classico al pop, e celebra un romanticismo femminile e spensierato. Le sue vivaci collezioni vengono animate dalle celebri top model degli anni '90, le cui personalità carismatiche contrassegnano quest'epoca.
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1993
La collezione Primavera/Estate 1994 è eterea e romantica: abiti diafani in tulle decorati a mano con motivi ispirati ad affreschi archeologici provenienti dall'isola greca di Santorini.

Fotografia di Guy Marineau
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1995
La collezione Primavera/Estate 1996 esalta l'essenza pop e giocosa della Maison.

Fotografia di Guy Marineau
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1997
Stella McCartney viene nominata Direttrice creativa. Appena uscita dalla Central Saint Martins, all'età di soli 25 anni, diventa la più giovane recluta della Maison.

Fotografia di Mary McCartney
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1998
Sotto la direzione di Stella McCartney, Chloé abbraccia un nuovo stile più sexy e rock ’n’ roll, caratterizzato da un mix romantico e al contempo metropolitano di lingerie vintage, tecniche di sartoria di tendenza, iconici pantaloni a vita bassa e T-shirt a stampa.

Fotografia di Vanina Sorrenti
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1999
Stella McCartney apporta un tocco di giocosa malizia e di glamour alla Maison; le sue collezioni rivelano un mix eclettico di influenze che vanno dal Brit Pop, al Girl Power al Savile Row. La Maison accoglie una nuova, insaziabile generazione di fan Chloé.

Fotografia di Liz Collins
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Anni 2000
Durante questo decennio tre giovani stiliste britanniche entrano a far parte della storia della Maison. Facendo tesoro di questa ritrovata energia, la Maison allarga i propri orizzonti con il lancio di una seconda linea, See By Chloé, e una collezione di borse, piccola pelletteria e scarpe.
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2001
Stella McCartney lascia Chloé nel 2001 e il suo braccio destro, nonché grande amica, Phoebe Philo prende il suo posto nel ruolo di Direttrice creativa.

Fotografia di David Sims
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2005
Con l'arrivo di Philo la Maison comincia a lavorare con la pelletteria e, nella primavera del 2005, Chloé lancia la borsa Paddington. Con le sue ampie proporzioni, il lucchetto XXL e lo spirito "da viaggio", nasce la primissima "It bag" dell'industria della moda.

Fotografia di Inez & Vinoodh
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Marzo 2006
Chloé lancia le zeppe. Lo stile disinvolto e la raffinata sensibilità di queste scarpe rievocano il fascino della Maison negli anni '70. Le zeppe contribuiscono ad arricchire la gamma di calzature offerta da Chloé per le stagioni a venire.

Fotografia di Inez & Vinoodh
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Agosto 2006
Sotto l'abile e audace direzione di Phoebe Philo nasce un ambitissimo guardaroba moderno. Fedele allo spirito del marchio, capi da giorno sexy e abiti in seta trasparente in contrasto con un taglio maschile creano un look raffinato e al contempo urbano.

Fotografia di Inez & Vinoodh
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2008
Nel 2008, dopo una breve incursione dello stilista svedese Paulo Melim Andersson, viene nominata Direttrice creativa Hannah MacGibbon.

Fotografia di Paola Kudacki
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2009
La direzione di Hannah MacGibbon porta alla ribalta nella storia di Chloé l'assoluta raffinatezza e ricercatezza. Le sue collezioni emanano una fiducia e una raggiante morbidezza tipiche dell'atmosfera degli anni '70, un decennio che da tempo costituisce fonte di grande ispirazione per i direttori creativi della Maison.

Fotografia di Mikael Jansson
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Anni 2010
L’inizio di questo decennio è stato segnato dall’arrivo di Clare Waight Keller. Sotto la sua supervisione, il fascino della Maison si rinnova ulteriormente e le collezioni si contraddistinguono per un comfort sofisticato e una spensierata disinvoltura: uno stile che non smette mai di sedurre. La Maison lancia nuovi accessori iconici: le borse Drew e Faye si uniscono alla Marcie, arricchendo la linea di classici Chloé.
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2010
Chloé lancia la borsa Marcie. Iconica borsa da giorno, la sua tondeggiante forma femminile le conferisce uno spirito nomade.

Fotografia di Angelo Pennetta
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Agosto 2011
Nel 2011, Clare Waight Keller, entra a far parte della Maison come Direttrice creativa.

Fotografia di Theo Wenner
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Ottobre 2011
La collezione d'esordio di Clare Waight Keller coglie appieno lo spirito di Chloé: fluido, femminile e al contempo "boyish". La collezione dà il tono alle stagioni successive.

Fotografia di Glen Luchford
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2012
La Maison celebra il suo 60° anniversario con la mostra "Chloé Attitudes" presso il Palais de Tokyo di Parigi e con un coffee table book accompagnatorio.

Fotografia di Patrick Demarchelier
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2013
Con la collezione Autunno 2014 Chloé lancia la borsa Drew, che si rivela un'autentica icona che incarna lo spirito glamour degli anni '70, ormai parte integrante del patrimonio della Maison.

Fotografia di Angelo Pennetta
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2014
La Faye, un'elegante e raffinata borsa da giorno dal look disinvolto, esce con la collezione Primavera/Estate 2015.

Fotografia di Theo Wenner
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2014
La collezione Primavera/Estate 2015 di Clare Waight Keller viene considerata come il punto di svolta per la stilista: “Il momento in cui tutti gli elementi del mio lavoro si sono riuniti”, ha dichiarato a vogue.com. La collezione, che unisce la tecnica del flou e la disinvoltura del denim urbano, riscuote un grande successo sia a livello commerciale che di critica.

Fotografia di Etienne Tordoir
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Marzo 2016
Con la collezione Primavera/Estate 2016 Clare Waight Keller rivela il lato più tenace della ragazza Chloé. Ispirata all'avventura sulla strada, la collezione presenta pantaloni da moto e giacchette in pelle decorati sui bordi con strisce da corsa.

Fotografia di Etienne Tordoir
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Luglio 2016
La Maison si lancia nell'e-commerce.
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2017
Chloé annuncia la nomina di Natacha Ramsay-Levi in qualità di Direttrice creativa prêt-à-porter, pelletteria e accessori.
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2020
Chloé annuncia la nomina di Gabriela Hearst in qualità di Direttrice creativa prêt-à-porter, pelletteria e accessori.
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2020s
La designer parigina Natacha Ramsay-Levi ha guidato Chloé dal 2017 al 2020. Durante la sua direzione ha messo in primo piano la missione e l’intelligenza della fondatrice di Chloé, Gaby Aghion. A Natacha è succeduta Gabriela Hearst nel 2020. Durante i tre anni alla guida creativa della Maison, Gabriela ha ricoperto un ruolo fondamentale nella trasformazione di Chloé verso un’azienda orientata alla mission.
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2023​
Chloé nomina Chemena Kamali Direttrice creativa della Maison.
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Gli inizi
Anni ’50
1952
1957
1958
1960s
1960
1962
1965
1969
Anni ’70
1972
1973
1974
Gennaio 1975
Aprile 1975
Anni ’80
1982
1983
1987
Anni ’90
1993
1995
1997
1998
1999
Anni 2000
2001
2005
Marzo 2006
Agosto 2006
2008
2009
Anni 2010
2010
Agosto 2011
Ottobre 2011
2012
2013
2014
2014
Marzo 2016
Luglio 2016
2017
2020
2020s
2023​
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Fotografia di Guy Bourdin
Illustrazione di Antonio Lopez
Fotografia di Patrick Demarchelier
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A come Arte
Da quando, negli anni '50, Gaby Aghion fonda Chloé, la Maison comincia ad attirare artisti, spiriti creativi e innovatori dagli ambienti artistici della Rive Gauche. Gaby si propone di fare del marchio un vivaio di giovani talenti e nuove idee, aprendo la strada agli stilisti e ai brillanti collaboratori che forgeranno l'identità di Chloé nei decenni successivi.
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Chloé
Fotografia di Etienne Tordoir
Fotografia di Morgan O'Donovan
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B come Boy
Una sartoria senza tempo e un'eleganza "boyish" costituiscono l'anima di Chloé, spesso in equilibrio con un'immensa femminilità. La dicotomia tra questi due stili è in perfetta armonia nell'universo Chloé, e il look sbarazzino aggiunge un tocco di nonchalance.
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Chloé
Fotografia di Juan Ramos
Fotografia di Liz Collins
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C come Competenza
Piena di vita ed emancipata, Chloé ha sempre incarnato competenza, sicurezza e indipendenza. La fondatrice Gaby Aghion è stata una visionaria, una pioniera del prêt-à-porter, e ha creato abiti per una donna dallo stile di vita attivo e moderno, proprio come lei.
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Fotografia di David Hamilton
Fotografia di Robert Fairer
Fotografia di Morgan O'Donovan
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D come Delicatezza
Gli abiti fluidi, le bluse diafane e il pizzo etereo di Chloé sono tutti sinonimi di leggerezza e grazia, qualità intrinsecamente femminili che costituiscono l'essenza della Maison. Femminile e sofisticata, una donna con un abito flou di Chloé illumina tutto ciò che la circonda.
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Fotografia di David Sims
Fotografia di Robert Fairer
Chloé
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E come Eleganza
Chloé sa illuminare una donna di una luce particolare, una luce autentica, che non ha bisogno di artificiosità e che diventa fonte di ispirazione per le idee altrui. I capi vengono scelti e indossati con un'eleganza sicura e una spontanea disinvoltura.
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Fotografia di Guy Bourdin
Fotografia di Inez & Vinoodh
Fotografia di Inez & Vinoodh
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F come Femminilità
Nessun'altra Maison incarna l'idea di femminilità più di Chloé. Dai delicati vestiti in pizzo ai lunghi abiti flou, i nostri seducenti capi sono disegnati dalle donne per le donne. Ma al di là degli abiti che indossiamo, Chloé incarna lo spirito di solidarietà ed emancipazione femminile grazie al suo variegato club, #chloeGIRLS.
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Fotografia di Jean -Luce Huré
Fotografia di David Sims
Getty Images
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G come Grazia
La ragazza Chloé ha un fascino e un'eleganza naturali. È una donna che non ama i riflettori e rappresenta un'idea di sobria eleganza. Il suo innato senso del gusto e la sua disinvoltura seducono tutti quelli che la circondano.
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Fotografia di Liz Collins
Fotografia di Morgan O'Donovan
Fotografia di Morgan O'Donovan
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H come Happy
"Tutto ciò che desideravo," ha dichiarato Gaby Aghion, "era che Chloé avesse uno spirito sereno, in grado di rendere felice la gente." Da allora, il calore, la luce e la positività influenzano tutte le creazioni della Maison: dalle allegre sfilate ai vivaci afterparty fino alla luminosa tranquillità delle nostre boutique.
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Chloé
Fotografia di George Harvey
Fotografia di George Harvey
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I come Indipendenza
"Ho vissuto la vita che desideravo. Ho sempre voluto rimanere indipendente ed è quello che ho fatto. Avevo una fede e un coraggio incredibili," ha dichiarato Gaby Aghion a proposito dello spirito di indipendenza che caratterizza Chloé. E questo spirito lo si ritrova nel design e nello stile unici dei capi Chloé, incarnati dalle ragazze Chloé di tutto il mondo.
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Fotografia di Jean-Luce Huré
Fotografia di Jean-Luce Huré
Fotografia di Jean-Luce Huré
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J come Joie
Tra la fine degli anni '70 e l'inizio degli anni '80, le modelle Chloé ballavano e piroettavano in passerella, riempiendo le sfilate di allegria, spensieratezza, positività e brio. Questo è lo stile Chloé: allegro, emancipato e sicuro di sé. In Francia momenti come questi evocano la "joie", la gioia. Una parola che significa semplicemente essere felici, sorridere, farsi una risata – tutte cose che fanno parte dell'esperienza Chloé.
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Fotografia di Inez & Vinoodh
Fotografia di George Harvey
Fotografia di George Harvey
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K come Kaleidoscopio
La palette di Chloé non ama i colori intensi, è sobria, piena di calde tonalità pastello e delicate sfumature. Una gamma di colori che va dall'iconico beige rosé di Chloé al bianco candido e al crema, passando per il rosa corallo, il grigio ardesia, l'azzurro glaciale, il giallo vaniglia, il verde menta e l'oro.
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Fotografia di Horst Diekgerdes
Chloé
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L come Luce
Un raggio di sole che filtra attraverso le persiane una mattina d'estate; la luce del Mediterraneo che scintilla sul mare; il colore delle piramidi nell'Egitto di Gaby Aghion; e il colore delle pelle baciata dal sole. Simbolo di femminilità e bellezza allo stato puro, la luce rappresenta l'essenza di Chloé. Accarezzata dal calore della luce naturale, la donna Chloé si sente libera.
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Chloé
Fotografia di Glen Luchford
Fotografia di George Harvey
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M come Modernità
La forza della donna moderna sta nella sua capacità di definire la propria identità, di stabilire i propri valori, gusti e desideri. Questo principio fa parte, da sempre, del DNA della Maison, da quando Gaby Aghion ha aperto la strada al prêt-à-porter con il suo stile semplice e contemporaneo e il suo spirito indipendente.
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Fotografia di Inez & Vinoodh
Fotografia di David Sims
Fotografia di Morgan O'Donovan
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N come Naturalezza
Con i capelli sbarazzini, il viso luminoso e gli occhi scintillanti, la donna Chloé incarna una bellezza naturale e spontanea. Per accentuare il suo fascino, indossa abiti chic e senza tempo. Non si tratta di apparire, i vestiti sono un modo per esprimere se stessa, non per piacere agli altri.
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Fotografia di David Sims
Fotografia di Theo Wenner
Fotografia di George Harvey
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O come Ottimismo
La donna Chloé è spensierata, sorridente e giovanile. Questo si riflette nella luce, nelle tonalità color sabbia delle collezioni Chloé, nello stile delicato e spontaneo del marchio.
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Chloé
Chloé
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P come Parigi
Parigi e la nonchalance della donna parigina sono da sempre protagoniste della storia Chloé. All'epoca di Gaby Aghion, la capitale francese era il punto di incontro di intellettuali e bohémien; la Rive Gauche era un luogo di ritrovo per giovani beatnik e Chloé, grazie al design giovanile e moderno e allo spirito ribelle, era in perfetta sintonia con l'atmosfera della città. Oggi, la Ville lumière è la capitale internazionale della moda e la Maison continua ad esprimerne al meglio la sua essenza.
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Fotografia di Albert Watson
Fotografia di Guy Marineau
Fotografia di Xevi Muntane
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Q come Quirky
I motivi stravaganti e i richiami alla cultura pop aggiungono un tocco di irriverenza e giocosa provocazione a ogni collezione Chloé. L'arte dell'inaspettato si ritrova ovunque: dai dettagli stilistici delle borse – un nodo fatto a mano nella tracolla o un gioco di texture – alle nappine svolazzanti che impreziosiscono gli abiti e le bluse in seta.
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Getty Images
Getty Images
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R come Rock
La musica scandisce l'universo Chloé, dai ritmati riff di chitarra degli afterparty alle accattivanti colonne sonore sulle passerelle. Il suono influenza il nostro stato d'animo, i nostri pensieri e il modo in cui ci muoviamo. Il nostro amore per la musica è testimoniato anche dalla schiera di brillanti musiciste da noi sponsorizzate, tra cui Flo Morrissey, Marianne Faithfull, Florence and the Machine e Haim.
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Fotografia di Inez & Vinoodh
Fotografia di David Sims
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S come Spontaneità
La spontaneità di Chloé si ritrova nelle linee disinvolte dei suoi capi e nella spensieratezza delle donne che li indossano. Creato per adattarsi allo stile di vita della donna Chloé – sempre in movimento – il suo look non è mai lezioso, ma disinvolto e spensierato.
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Fotografia di François Halard
Fotografia di Etienne Tordoir
Fotografia di Theo Wenner
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T come Tempo
Le icone Chloé – la blusa, la mantella, i pantaloni a gamba larga e la zeppa – sono capi essenziali, chic e senza tempo, che rifuggono le mode e si rinnovano a ogni stagione per uno stile sempre elegante. L'essenza dell'eleganza sta nello stile e nel portamento, ma un capo dal taglio raffinato non smette mai di sedurre.
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Fotografia di Etienne Tordoir
Fotografia di Etienne Tordoir
Fotografia di Etienne Tordoir
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U come Unicità
Un capo Chloé, indipendentemente dal look – che sia l'amatissima borsa Drew, una blusa in seta o un denim classico – è decisamente unico. Questo si riflette nello stile, nella palette di colori, nella linea disinvolta e nell'andamento sicuro della donna che lo indossa.
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Fotografia di Jean-Luce Huré
Fotografia di Timur Emek
Fotografia di George Harvey
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V come Vitalità
La ragazza Chloé ama la vita. E ne incarna e celebra la ricchezza e la vitalità. Sceglie un guardaroba che la sappia valorizzare e la renda indipendente, capi dalle stampe vivaci, dai colori seducenti e dai materiali raffinati che ne avvolgono la silhouette.
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Fotografia di Christian Anwander
Fotografia di Guy Bourdin
Chloé
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W come Wild
Il richiamo della natura selvaggia, "wild" appunto, fa parte del DNA di Chloé. Mai appariscente, sempre elegante, la ragazza Chloé ama i dettagli irriverenti e li indossa con spirito deciso e avventuroso.
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Fotografia di Inez & Vinoodh
Chloé
Chloé
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X come un Bacio
In linea con l'attitude accogliente della Maison, noi di Chloé chiudiamo sempre la nostra corrispondenza con un bacio (una 'X'). La ‘X’ è diventata l'inconfondibile firma delle nostre #chloeGIRLS.
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Fotografia di Jeanloup Sieff
Fotografia di Melodie McDaniel
Fotografia di George Harvey
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Y come Young
Chloé crede nell'importanza di mantenere la spensieratezza della gioventù, a qualsiasi età. Dopo tutto, l'età è soltanto un numero, mentre lo stile è per sempre. Chloé è da sempre alla ricerca di uno stile "young" – giovane, fresco e originale. Mentre gli altri stilisti si occupavano delle donne di una certa età, la fondatrice Gaby Aghion cercava di attirare tutte le donne con uno spirito giovane, creativo e libero. Donne proprio come lei.
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Fotografia di Mikael Jansson
Fotografia di Ola Rindal
Fotografia di David Bellemere
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Z come Zen
Calma e sicura di sé, la ragazza Chloé non ama essere al centro dell'attenzione. In pace con la sua anima indipendente, non si mescola alla massa.
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